Il progetto

Il Progetto

Il filo conduttore del progetto di ristrutturazione è stato quello di eliminare qualche ruga ad un grande vecchio che ha mille storie da raccontare, lo spazio esterno delimitato dall'alto muro di cinta, richiama "l'hortus conclusus" medievale che nell'accezione dell'edificio civile e nelle nostre latitudini prende il nome di "giardino mediterraneo", dove un misto di alberi da frutto, piante della macchia mediterranea con l'immancabile colonnato creano il giusto compromesso per vivere gli spazi esterni anche nelle giornate delle calda estate, un mix che è stato capace di miscelare la coltura occidentale, con le influenze arabe. La Puglia è una penisola della più grande penisola italica, tutta protesa ad oriente, Grottaglie stessa è un classico esempio di insediamento urbano di tipo islamico, Bari la sede del "catapano" intorno all'anno mille e Otranto viene chiamata la porta d'oriente.

Superata la piccola stradina pedonale si entra tramite una porta in legno e ferro nel giardino che ripropone un colonnato a tre braccia ognuna di queste a indicare le direzioni del percorso da intraprendere, piante ad altezza uomo che inebriano i sensi in pochi istanti, nascondono solo in parte lo svelarsi lento di un luogo fuori dal tempo. Perfettamente in asse con l'ingresso una piccola fontana di maioliche blu, richiama con il suo gorgoglio l'essenza degli elementi naturali, unico suono in un magico silenzio che ormai ti avvolge capace di ristabilire una pace tra l'uomo e la divinità della natura. Il terzo asse posto lungo un percorso con un salto di quota svela la direzione da intraprendere per raggiungere l'edificio, un percorso in breccia capace di farti sentire, l'incidere dei passi coinvolge tutti i sensi fino al raggiungere una quota altimetrica maggiore dove si ha la piena visione dello "spazio giardino" si è completamente circondati da un mix di architettura e natura, una commistione di conci di tufo e piante autoctone, dove diversi punti di sosta in pietra invogliano a riprendere i ritmi biologici del vivere.

Lo spazio principale dell'edificio è un “non edificio" una piccola corte che fa da unione alle varie parti del costruito, una "nchioscia" che connette le varie unità spaziali del piano terra, le basole in pietra montate a secco, creano un ambiente capace di mettere in connessione le persone, uno spazio a misura d'uomo, per ritornare ad avere incontri autentici tra le persone.

L'edificio completamente in muratura riprende l'impronta del tracciato originario, con spazi coperti da un tetto in legno, una volta salentina a stella, una vecchia camera camino, il tutto miscelato con l'uso della ceramica, un pavimento in cemento e il bianco della calce formano un ambiente che unisce la contemporaneità e la sapienza del costruire tramandato per secoli dai vecchi maestri…….